giovedì 22 maggio 2008

Il coro di voci bianche

Andrea mi ha, simpaticamente investito con una successione di domande, una più impegnativa dell'altra. 
Troppe?  No, tante, non tutte, ma quelle che mi ha rivolto sono assai importanti e denotano in lui un rapporto coscienzioso nei confronti dell'impegno che vorrebbe assumersi.
Caro Andrea, mi permetto supporre che tu sia giovane, per questo azzardo il "tu".
Innanzitutto tramuta il tuo terrore in fiduciosa prudenza.
Poi, mettiti nello stato d'animo che ti suggerisca di istituire un coro perché possano venire tanti bambini a cantare e non  cercare tanti bambini per poter avere un coro di voci bianche.
Considera la diversità delle due posizioni. Per me, la prima presuppone disponibilità e consapevolezza che i bambini sono soggetti  e non oggetti. Nella seconda posizione, pur involontariamente, verrebbero invertite le motivazioni.
Quali bambini? Tutti, direi! E gli stonati? Andiamoci piano con gli stonati!
Se inizi con bambini piccoli (sei - stette anni), puoi avere molte buone possibilità di correggere difetti di intonazione.
Il solfeggio? No, per carità! Ci vorrebbe un novello Savonarola per mandare al rogo tutti i libri di solfeggio parlato.
Fin da piccoli, che dico, piccolissimi tre - quattro - cinque anni, si può iniziare a proporre canti e alcuni suoni, due o tre, che i bambini possano subito  intonare.
Sarà poi, importante la scelta del repertorio di canti in relazione alle diverse età dei cantori.
A questo punto ti consiglio di seguire alcuni corsi  che trattino argomenti legati alla formazione musicale e vocale del bambino.
Ce ne sono molti, viaggiando su internet avrai solo l'imbarazzo della scelta.
Comunque, io sono a tua disposizione per ulteriori informazioni.
Ti saluto, per ora, complimentandomi con te per i tuoi propositi e ti auguro tante soddisfazioni nel meraviglioso mondo della coralità infantile.
Nicola Conci

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